Con notevole e colpevole ritardo, parliamo oggi dell’ultima cena del 2011…
Quest’anno, il nostro cenone di San Silvestro è stato un po’ particolare per noi “gatti gourmandi”….
Soli soletti a casa, in compagnia di altri due mici, Juri e Rachele…dopotutto i gatti sono storicamente animali solitari, indipendenti, ed in certe occasioni non lesinano a ricordarlo!
Il nostro menù è a base di pesce, ideato strada facendo da entrambi… come sempre, del resto 😛 non abbiamo nessuna pretesa di rispettare la “tradizione”, facciamo di testa nostra, e soprattutto pensiamo ai nostri gusti
Ecco il nostro menù…
Antipasti:
Salmone affumicato, su letto di finocchi, citronette e nocciole
Gamberoni in pasta Kataifi, su maionese al papavero
Primo:
Gnocchi di patate con vongole e cozze
Secondo:
Filetto di branzino in crosta con piselli al burro
Dolce:
Bavarese al panettone
Vino:
dopo lunga ed attenta selezione, abbiamo optato per un Vin de Sables della Camargue, del Mas de Montcalm
ed ora iniziamo…
il primo antipasto, ovviamente freddo, è molto veloce. Prendiamo il cuore di un finocchio e lo affettiamo molto molto sottile con una mandolina. Il salmone è indispensabile che sia di ottima qualità, ( ed il nostro lo era 🙂 ) quindi lo tagliamolo a striscioline e lo sistemiamo sul letto di finocchi preparato in precedenza. Ora il gioco è quasi fatto, prepariamo una citronette e condiamo, intanto piego al gatto di montagna, che quest’ultima non è una salsa “strana”, ma semplicemente: olio, sale, pepe e succo di limone. Finiamo il piatto spolverando con nocciole tritate grossolanamente.
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Il secondo antipasto è semplice, quanto stuzzicante. Si tratta di code di gambero avvolte nella pasta Kataifi, ovvero una particolare pasta, originaria della Grecia, molo simile alla pasta fillo, ma caratterizzata da tanti piccolissimi fili, assomiglianti a spaghetti, ha sapore neutro essendo farina, acqua e sale.Trovarla non è facile e farla in casa praticamente impossibile 😉 Ma se vi capita di vederla non perdete l’occasione di sperimentare. I gamberoni si possono utilizzare freschi, oppure surgelati (come abbiamo fatto noi), l’importante è che siano belli grossi e di buona qualità. Una volta sbollentati e puliti, vi avvolgiamo attorno la pasta. È importante fare velocemente perchè la pasta si asciuga molto in fretta e quindi si rompe diventando inutilizzabile. Infilato uno stecchino in ogni gambero, possiamo sistemarli su una teglia da forno, e dopo aver messo un filo d’olio, infornare. Non guardiamo i tempi di cottura, ma ci basiamo sulla doratura. Nel frattempo insaporiamo la maionese con semi di papavero. Il piatto è così pronto!
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La preparazione del primo è altrettanto semplice. Gli gnocchi di patate ( che rappresentano il passaggio più lungo di questa ricetta ) ovviamente li abbiamo preparati, in precedenza, noi…..Per il condimento: in una grossa padella (rivestimento in ceramica), facciamo sciogliere una noce di burro, si aggiungiamo le cozze e le vongole e si sfuma con vino bianco. Quindi la panna liquida, un cucchiaio di concentrato di pomodoro e un pizzico di sale. Nel frattempo portiamo a bollore l’acqua salata, ed ora buttiamo gli gnocchi. Non appena vengono a galla, coliamo con la schiumarola direttamente nella padella con il condimento. Saltiamo per un paio di minuti, amalgamando bene con un cucchiaio di legno, ed aggiungendo prezzemolo tritato. Evitando di far asciugare troppo il condimento, il primo è servito.
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Eccoci al secondo, anche se siamo già quasi esausti, come pensavo gli gnocchi sono molto sostanziosi, ma altrettanto buoni e faccio i complimenti al gatto 😉 dicevamo del secondo… iniziamo con il comprare un branzino e pulirlo..forse era troppo comodo comprarlo già pulito, ma la chat gourmande preferisce così. Ammetto che la pasta sfoglia l’abbiamo comprata già pronta, è troppo lungo prepararla, e noi non avevamo tutto questo tempo. Fare “l’intereccio” non è difficile, ma lo è spiegare il procedimento; comunque io ci provo: tagliate la pasta sfoglia in 14 strisce da 2*14cm. Appoggiate su un foglio di carta da forno 7 strisce accostate e sollevate le strisce pari ripiegandole all’indietro. Appoggiate una striscia di sfoglia perpendicolarmente alle strisce dispari. Stendete di nuovo le strisce, piegate sopra la striscia orizzontale. Ripetete la stessa operazione sollevando le strisce dispari, facendo attenzione che siano sempre ben accostate. Proseguite fino all’esaurimento delle strisce. Pareggiate gli estremi e chiudete gli intrecci esercitando una lieve pressione con i rebbi di una forchetta……… comunque il piatto è altrettanto buono se la pasta si usa tale e quale 😉 Su un foglio di carta da forno appoggiamo il filetto di branzino, condito con olio, sale, pepe, origano e pezzi di pomodoro. Ricopriamo con l’intreccio di pasta, che pennelleremo con un filo d’olio. Ora tutto in forno caldo per un quarto d’ora.
Prepariamo il contorno: iniziamo con un soffritto di cipolla, nella quale metteremo i piselli, chiudiamo con coperchio, e lasciamo stufare per una ventina di minuti. Finire la cottura salando ed amalgamando ancora una noce di burro crudo.
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Il dolce forse è la cosa più complessa, ma si puo’, anzi si deve preparare il giorno prima, per cui non ci crea troppi problemi. La prima cosa da fare è organizzarci per avere a disposizione tutti gli ingredienti, quindi eccoli:
2,5 dl di latte
4 tuorli
1 limone non trattato
1 arancia non trattata
6 cucchiai di zucchero
1\2 baccello di vaniglia
3 cucchiai di Grand Marnier
130 g di panettone sbriciolato e tostato
10 g di gelatina in fogli (colla di pesce)
2 dl di panna fresca da montare
Sbattiamo i tuorli con 2/3 di zucchero facendoli montare leggermente. Nel frattempo facciamo bollire il latte con la vaniglia e la scorza di limone. Amalgamiamo il latte al composto di uova e zucchero e lo facciamo addensare a bagnomaria oppure a fuoco molto basso, sempre mescolando fino ad avvenuta cottura. Con la crema ancora calda aggiungiamo il panettone. Io metto a bagno la gelatina per 10 minuti in una ciotola con acqua fredda, e il gatto prepara lo sciroppo, facendo sobbollire il succo e la scorza di mezza arancia, il liquore e lo zucchero restante. Infine uniamo la gelatina allo sciroppo ancora caldo. Manca poco alla fine; si monta la panna, quindi la incorporiamo delicatamente alla crema inglese, ormai fredda, al panettone e allo sciroppo con la gelatina. Si versa in piccoli stampi monoporzione e mettiamo a rassodare in frigorifero. Al momento di servire rovesciamo la bavarese in un piatto da portata e la completiamo con una salsa al cioccolato ( cioccolato fondente sciolto a bagnomaria con latte o panna liquida)
Abbiamo finito,o quasi…
A fine cena, con ancora nel palato il sapore provenzale del Vin des Sables, e dopo un doveroso caffè, aggiungiamo un tocco di Normandia, con un buon bicchierino di Calvados….ricordi di un anno, ricordi di vacanze, concentrati in una cena speciale in cui i gatti gourmandi han cercato di dare il meglio di sé, per iniziare un nuovo anno e, forse, una nuova vita.
Miao!
P.s questa pagina è stata scritta a quattro mani…o meglio a otto zampe, così com’è stata preparata questa cena 😉